Problema n. 21
Commento di Andrea Vitiello:
Nel problema 21 ho notato con mio sommo stupore che tutti gli esiti sono equilibri di Nash in strategie pure, La cosa più strana però è che, andando a conteggiare i payoff attesi, ho notato che il payoff atteso di ciascun giocatore non dipende dalla probabilità con cui egli effettua una mossa piuttosto che un'altra, quindi, fissata una distribuzione di probabilità per il giocatore II, qualunque distribuzione sarà "miglior risposta" per il giocatore I e viceversa. Ne consegue immediatamente che ogni esito è ancora un equilibrio di Nash per il gioco in strategie miste. Dunque è anche banalmente verificata la rettangolarità. Sorprendente davvero...
Mio commento:
Sorprendente, non è vero? Vedo che l'esercizio ha colpito. Bene, era quello il fine!
Colpito e affondato
Ma uno cosa dovrebbe giocare? Io non ho dubbi
Replica di Andrea Vitiello:
Beato te... io invece non me l'ero proprio posto il problema di cosa ciascun giocatore dovrebbe giocare. Credo comunque che si debbano fare delle ipotesi preliminari per stabilirlo: ad esempio se c'è antagonismo tra i due o meno, in quanto ciascun giocatore può modificare a piacimento il payoff atteso dell'altro. Nel caso in cui ci sia totale indifferenza tra i due concorrenti non ho proprio idea di come rispondere... illuminami se puoi
Mia controreplica:
Su una cosa non ho dubbi: l'idea dello "antagonismo tra i due" è fuori dal modello. I numeri che sono scritti nella matrice dei payoff di un gioco sono valori di funzioni di utilità che rappresentano le preferenze dei giocatori. Se ci fosse "antagonismo", questo dovrebbe essere incorporato nei payoff.
Il gioco descritto in questo problema è un caso particolare di un gioco (finito) a due giocatori per il quale $f(x,y)= \phi(y)$ e $g(x,y)=\psi(x)$. Tutte le coppie $(x,y)$ sono equilibri di Nash. E quella che dà il payoff più elevato ad entrambi i giocatori è la coppia in cui I sceglie la $x$ che rende massima $\psi(x)$ e II la $y$ che rende massima $\phi(x)$.
In una situazione simmetrica come questa, in cui il "benessere" di ciascuno è in mano dell'altro ed inoltre ciascuno ha la possibilità di garantire all'altro l'ottenimento dell'esito per lui maggiormente preferito, non riesco a immaginare come mai decisori razionali non possano coordinarsi implicitamente (cioè senza bisogno neanche di parlarsi) sulla scelta qui sopra indicata.
Ultima modifica: 16 marzo 2007